silver chains-- fiera di essere una scarabocchiaH!

For You, Stato: Cap 4

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doodle;
- Posted on 6/9/2012, 17:12




Name: For You
Genere: Shojo
Protagonisti: Amu Tsukikage, Denis Sawa
Stato: Cap 4

C a p i t o l o 1 - Ti hanno tagliato la lingua per caso?

CITAZIONE
Un mattino come tanti. Suona la prima campanella in una piccola scuola inglese. I cancelli si aprono. Come al solito fanno strada i secchioni, seguiti a ruota dai bulli. Eh sì! I secchioni sono proprio le vittime preferite di questi ragazzi. I ragazzi fanno una partita al campetto, le ragazze parlano... tutto normale... solo che questa è una scuola un po' diversa. Non è la tipica scuola inglese. Non ci sono divise, né differenze tra squadre calcistiche maschili e femminili. È da sempre così. Ma ad un certo punto dal cancello entra una nuova studente. Non è la tipica ragazza che frequenta quella scuola. Aveva un atteggiamento strano, era un po' cupa. Ma era vestita in modo allegro. Appena entrò, Denis Sawa, un ragazzo di terza media la notò subito. Era indifferente nei confronti degli altri. Fin quando non le si avvicinarono due del gruppo dei bulli. - Ehi tu! Sei nuova, vero? - . La ragazza non si mosse. - Ti hanno tagliato la lingua per caso? - . Ancora silenzio. - Lascia perdere, James! Si vede che ha paura di noi! - . Qualche ragazzo si avvicinò per vedere cosa stava succedendo, ma nessuno si azzardò a parlare. La ragazza anzi si abbassò ancor più il suo cappello "alla francese" marroncino. Era vestita proprio in modo strano. Aveva un maglione molto lungo a strisce orizzontali gialle e marroni e una gonna dello stesso colore del cappello. - Ehi, James! Perché non diamo il benvenuto a questa nuova alunna? - . - Mi sembra un ottima idea! - . I due si avvicinarono con un sorriso beffardo. Il primo scagliò il primo fortissimo pugno, tanto brutale che gli altri alunni si girarono dall'altra parte per non guardare. Ma non ce ne fu bisogno poiché la ragazza lo parò con una mano senza che lui se ne accorgesse. Il secondo allora le tirò una pietra. Con l'altra mano la ragazzina l'afferrò e ci giocò a calcio con i piedi. Era uno spettacolo mai visto prima d'ora. Fin ora quei bulli non avevano mai sbagliato: cos'aveva quella ragazza? Dopo aver dato quattro calci a quella pietra la nuova alunna la tirò in faccia al primo. I ragazzi tutti attorno cominciarono a ridere, ma la ragazza non mosse un ciglio. Dopo un po' suonò la seconda campanella, così la ragazza si fece strada ed entrò a scuola prima che gli spettatori se ne accorgessero.


C a p i t o l o 2 - Piacere, Amu.

CITAZIONE
In pochi secondi la folla si disperse e tutti entrarono in classe. Ma tutti erano curiosi di sapere in che classe era finita lei. O forse avevano paura? Le professoresse si apprestavano ad entrare nelle classi e aspettavano gli ultimi ragazzi. Appena furono al completo nella classe di Denis, la 3° G, la professoressa aveva un annuncio da fare. - Buongiorno ragazzi! Oggi ci sarà una nuova arrivata nella nostra classe... - . Silenzio. Tutti sapevano che era lei. - È una ragazzina Russa, ha 13 anni. Vi prego solo di non trattarla male come fate con tutti i nuovi alunni. Si chiama Amu Tsukikage. - . - Professoressa, ma conosce la nostra lingua? - . - Ovviamente! Amu, entra pure! - . A quel punto Amu entrò. Sempre con il cappello sopra gli occhi. - Bene, Amu. Puoi sederti pure vicino a Denis. - . Così senza dire niente la ragazzina si avvicinò a lui, esitando per qualche secondo. Poi posò le sue cose e si sedette. - Cominciamo la lezione! - . Denis la guardava. Un po' quella nuova alunna lo inquietava. Era molto silenziosa. Poi si girò verso di lui. In quel momento Denis si accorse che aveva degli occhi azzurri. - Ehm... ciao. - Gli fece lui. Nessuna risposta. Le ragazze di dietro a lei già spettegolavano su tutto: sul suo modo di vestire, sul fatto che non parlava mai... ma loro non la conoscevano... non potevano sapere. - Sei Russa? - . - ... sì. - . - Oh scusa, non mi sono presentato! Piacere, Denis Sawa! - . Lui le porse la sua mano. La ragazza un po' esitò, ma poi la afferrò e rispose con un tono più gentile. - Piacere, Amu. - . La ragazza conosceva benissimo l'inglese, così bene che Danny si stupì dalla sua bravura e dal fatto che riusciva a non usare il suo accento russo, come se fosse di quel paese. La lezione del giorno parlava delle diversità tra le lingue. Che la professoressa l'avesse fatto apposta? O forse voleva solo che Amu si trovasse bene? Comunque sia Amu non era interessata alla lezione. Teneva una foto in mano e la guardava triste. Così i due cominciarono a parlare proprio grazie a quella. - Cos'è? - . Denis cercò di guardare ma subito lei la nascose dentro il suo zaino. - Oh, non è niente. Conosci bene questa scuola? - . Il ragazzo capì subito che stava cercando di cambiare discorso, ma non obbiettò. - Sì, sono qui da tre anni. - . - Più tardi potresti illustrarmela? Non... non vorrei perdermi... non la conosco bene... - . E nel frattempo che parlava cercava di nascondere il suo vero carattere. - Certo! All'intervallo puoi? - . - Beh sì, dato che non ho niente da fare essendo appena arrivata. - . Oh, giusto... - . Danny si mise a ridere. Dopo un po' suonò la campanella, i ragazzi urlarono e uscirono tutti fuori: chi stava in corridoio, chi in cortile passeggiava, parlava o giocava a calcio. Ognuno faceva qualcosa. Denis uscì insieme alla ragazza. - Beh, vuoi presentati i nostri compagni? - . - Non lo so. - . Amu sembrava intimorita a dir la verità. - Oh magari dopo, va bene? - . - Okay. - . Nel frattempo le ragazze la guardavano e parlavano. Erano curiose o... qualcos'altro?


C a p i t o l o 3 - È facile.

CITAZIONE
Dopo un po' di tempo la campanella suonò. Così i due ragazzi tornarono in classe. All'entrata Amu notò un ragazzo. Era uno dei più vanitosi della classe, stava sempre in mezzo alle ragazze e si faceva sempre notare, soprattutto a causa delle sue bravate... non sopportava proprio questo genere di persone. Appena seduta la professoressa le diede un foglio. - Qui sono scritte le attività della scuola. Devi segnarne minimo due. C'è una vasta scelta. Potrai consegnarmelo domani o dopodomani, l'importante e che ne scelga due. - . Amu osservò il foglio: c'erano tantissime attività come aveva detto la prof. Calcio, nuoto, pallavolo, basket, danza, arte, lingue... poi la ragazza ripose il foglio nello zaino. - Senti, Amu - Cominciò a parlare Denis - Stamattina ho visto che ti sei fermata a guardare gli allenamenti di calcio... ti piace? - . Amu arrossì: per sua madre il calcio era una cosa futile, da maschiacci, non adatta alle ragazzine perbene. Ma in realtà le piaceva molto giocare, in Russia si allenava ogni quanto poteva e sognava di entrare un giorno in una squadra scolastica dato che nella sua scuola non era permesso. - Beh... sì. - . - Che ne dici di entrare nella nostra squadra? In questa scuola non ci sono differenze tra squadre maschili e femminili, anzi nella nostra squadra ci sono delle nostre compagne. Tu riflettici, okay? - . Amu fece un segno con la testa indicando un "sì". Poi entrò la professoressa di aritmetica, impacciata come al solito. Aveva moltissime classi e quindi portava con se troppi registri e libri. Non si sapeva nemmeno come ci entrassero nella sua borsa. - Buongiorno ragazzi... oggi abbiamo una nuova compagna, vero? Piacere, io sono la professoressa di aritmetica! - . La ragazza notò che indossava le scarpe di due tipi diversi. Certo, con tutta la fatica che faceva ogni giorno... - La prima interrogazione dell'anno sarà a... Sawa Denis. È presente? - . Denis si nascose dentro ad Amu. - Oh, da quel che vedo è assente... - Fece la prof ironicamente - Vorrà dire che a fine mese gli metterò un quattro... - . A quelle parole Danny si rimise al suo posto - Eccomi, professoressa. Sono qui! Posso avere cinque minuti per ripassare? - . La professoressa annuì. Amu sbirciò nel libro del ragazzo. - ... cosa stai ripassando? - . - È un argomento dell'anno scorso, la radice quadrata. - . - ... è facile. - . La ragazza cominciò a scrivergli nel libro con la matita un esempio e la spiegazione di come si eseguiva. Sembrava tutto così semplice... Denis rimase sbalordito: avrebbe voluto sapere almeno un quarto di ciò che sapeva lei. Alla fine della scuola Amu tornò a casa da sola. - ... non ti viene a prendere nessuno? - . Il ragazzo spuntò di botto. Ma lei non sembrava stupita, era piuttosto triste. - Senti... non è che potresti darmi ripetizioni di aritmetica? - Continuò Denis arrossendo - Vedi... non sono molto bravo... - . Amu sorrise e accettò. - Quando? - . - Stasera? Domani c'è la partita di calcio... - . - Okay! - . La ragazza sembrava più felice di prima. - Io abitò laggiù. - E indicò una villetta con giardino. - Adesso io devo andare, a dopo! - . E in pochi secondi lei sparì nel nulla.


C a p i t o l o 4 - È permesso?

CITAZIONE
Alle 14:15 Denis si presentò a casa di Amu. - È permesso? - . Danny stava davanti alla porta. La ragazza uscì dalla sua stanza. - Oh ciao! Vieni! - . Sembrava felice, ma era tutta una finzione. Sapeva fingere bene. - Hai già mangiato? - . Denis abbassò la testa. - Ho litigato con i miei e... sono uscito prima che mia madre finisse di cucinare... - . - Oh, mi dispiace... nemmeno io, sto appunto cucinando, vuoi mangiare qui? - . - Tu sai cucinare? - . - Beh, essendo sola in questa casa... - . - Sei sola? - . Ma lei non rispose. Era chiaro che non voleva parlarne. Così il ragazzo cercò di cambiare discorso. - Cosa cucini? - . - Una ricetta giapponese che mi ha lasciato mia nonna prima di partire... è stata l'unica a cui l'ho detto... - . Denis non aveva il coraggio di chiederle cosa fosse successo. - Ho finito! Siediti pure. - . Il cibo era delizioso, ma entrambi erano preoccupati. - Perché tu e i tuoi genitori avete litigato? - . - E tu perché sei scappata? - . Non voleva dirlo, ma quella domanda uscì dalla sua bocca senza volerlo. - Non fa niente... a qualcuno prima o poi avrei dovuto dirlo... - Amu sospirò e prese un album di foto e lo aprì mostrandogli una foto con quattro soldati. - Li conosci? - gli chiese. - Sì, sono i quattro comandanti dell'esercito russo, li ho visti qualche volta in tv. E allora? - . La ragazza li indicò ad uno ad uno. - Mike Johanson... Michael Johanson, Drew Stewart... Johan Tsukikage... - . Ci fu un attimo di silenzio. - ... È mio padre... non l'ho detto perché fin da bambina sono stata trattata come una principessa, ma in realtà io mi ero seccata... volevo essere trattata per quello che sono veramente... poi sono scappata perché la situazione si era fatta troppo pesante... spesso mio padre non tornava a casa e io e mia madre ci preoccupavamo. Poi scoppiò una guerra e lui dovette partire. Non avevamo sue notizie da troppo tempo, mia madre non parlava mai e piangeva... lasciai una lettera a mia nonna. Sapevo che l'avrebbe data a lei, ma non avevo il coraggio di consegnargliela di persona... qui mi trovo molto meglio... mi dispiace di avervi mentito... - . - Non fa niente, non è una cosa facile da dire... ricordati che potrai sempre contare su di me. - . A quelle parole Amu arrossì.


Edited by doodle; - 12/9/2012, 15:18
 
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luck‚
- Posted on 6/9/2012, 18:46




Wow, cioè, sono curiosissima di leggere il prossimo capitolo, perché in un modo o nell'altro mi ritrovo anche in quella ragazza. xD Poi la fan fiction mi dà l'impressione di essere scritta da una femminista, non so se erro. xD
 
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doodle;
- Posted on 6/9/2012, 19:05




Esattamente èwé Grazie *A* In effetti un po' si ma più che altro volevo evidenziare il doppio carattere del personaggio òwò Noterai nel... PROSSIMO EPISODIO! ÒWÒ (?????)

Edited by doodle; - 6/9/2012, 20:08
 
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luck‚
- Posted on 6/9/2012, 19:08




òwò
 
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doodle;
- Posted on 7/9/2012, 14:08




Aggiunto capitolo 2^^
 
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luck‚
- Posted on 7/9/2012, 18:45




L'avevo letto questo pomeriggio, ma non ho avuto il tempo di commentare, quindi approfitto di questi minuti che sono libera per farlo: è anche questo un buon capitolo, solo una cosa che non capisco. xD Forse avrai sbagliato a battere, o sono io che non interpreto bene le parole che scrivi. xD Ecco la parte:
CITAZIONE
- Beh, vuoi presentati i nostri compagni? -

 
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doodle;
- Posted on 7/9/2012, 18:47




*si spara* Dannata R... *modifica*

[EDIT] In realtà è giusto òwò TU vuoi PRESENTATI i nostri compagni °A°
 
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luck‚
- Posted on 7/9/2012, 18:58




Vero, ora che ci penso può andar bene lo stesso. xD
 
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acchan;
- Posted on 7/9/2012, 20:41




Molto bella^^ anche se mi sembra strano che una ragazza russa abbia un nome giapponese ... X3
Comunque mi piace tantissimo, clap clap ;')
 
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doodle;
- Posted on 8/9/2012, 08:49




In realtà ha un nome giapponese perché sua nonna è giapponese òwò XDDD (ma dove cavolo me la sono inventata una cosa così complicata? òwò) Grazie comunque <3
 
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doodle;
- Posted on 8/9/2012, 17:40




Aggiunto capitolo 3^^
 
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luck‚
- Posted on 8/9/2012, 19:26




Sempre più interessante, aspetto con impazienza il prossimo capitolo. :'D
 
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doodle;
- Posted on 8/9/2012, 20:37




Grazie :'D Il prossimo capitolo sarà più interessante di questo cici ùù
 
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doodle;
- Posted on 12/9/2012, 14:17




Aggiunto capitolo 4
 
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13 replies since 6/9/2012, 17:12   183 views
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